PURPLE PLAYLIST by Logilux on Spotify

Dopo anni trascorsi a lavorare negli eventi possiamo vantare il database di hostess e steward più bohèmienne d'Italia, popolato da tanti di quegli artisti e creativi che si occupano di tutto quello che va dal cinema alla musica, passando per le arti grafiche, la letteratura,  la fotografia e la danza, che neanche il Greenwich Village di New York negli anni '70 avrebbe saputo offrire di meglio.
E il motivo, probabilmente, è che noi siamo proprio come voi: Logilux ha una propensione artistica naturale verso moltissime forme in cui si manifesta l'arte, soprattutto la musica. Tra i membri del nostro team ci sono un musicista, una redattrice musicale e tanti buoni ascoltatori di musica BELLA. Ecco perchè, in maniera del tutto spontanea ed entusiasta, abbiamo creato un canale Spotify per condividere con i nostri utenti quello che amiamo. 

 

Puoi ascoltare la Purple Playlist su Spotify cliccando QUI!
Questa l'anteprima:

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Condivideremo con voi tutta la musica che più ci piace attraverso alcune playlist che speriamo vi accompagnino, vi coccolino o semplicemente vi piacciano perché:

 

"Quando l'uomo è in pezzi, malamente sparpagliato dappertutto, ecco che la musica lo raggiunge, e la quiete lo domina con una serie ben ordinata di suoni"
Henri Michaux - Emergences-Résurgences (1972) - Da Gianfranco Marrone - Sensi Alterati (2005)

 

 

Come l'album d'esordio di qualunque band, la prima serie di pezzi che vi proponiamo è indubbiamente una playlist di presentazione: la PURPLE PLAYLIST riassume la nostra essenza in circa un'ora e mezza di musica, ed è importante che premiate subito PLAY su questo video che vi accompagna nella scoperta dei piccoli tesori nascosti dentro la Purple Playlist.

 

 

Come potrete facilmente immaginare, quello di Logilux è un universo prettamente al femminile, poichè ruota intorno alla figura della hostess: in questa dimensione la figura femminile, sebbene non esclusiva, è centralissima e privilegiata.
Ma la Purple Playlist non sarà mai una playlist per femminucce, e nemmeno una compilation per zitelle: la Purple è una playlist con carattere, una playlist con la minigonna.


Si apre con il pezzo che rappresenta l'essenza della femminilità secondo Jimi Hendrix, Foxey Lady, attraversa momenti di dolcezza in chiave soul, con la classica Son Of A Pracher Man di Dusty Springfield, e rispolvera le radici con pezzi considerati la bibbia da quante, anche camuffate da hostess, conservano dentro di sè spirito riot e grinta adolescenziale. Largo quindi a Blondie, regina delle riot girl anni '70 che se la spassava a New York con One Way Or Another, e largo anche a tutti quei miti dell'infanzia di chi è cresciuto con Mtv, sognando di essere Nina Persson sulla sua Cadillac nel video di My Favourite Game.

 

 

Una menzione doverosa in questa Playlist è alle ragazze che anno reso grande l'R&B di fine anni '90, quelle che costringevano con un groove assolutamente nero a ballare, come le Salt-n-Pepa con Whatta Man, o come la regina Lauryn Hill che faceva rappare anche le ragazzine pallide con Doo Wop (That Thing), o come Missy Elliott, capostipite di una generazione femminile che non si fa pestare i piedi, qui riportata in una arrabbiatissima Get Ur Freak On. Sconfinando tra soul e hip hop non potevamo non includere la contemporanea M.I.A. con l'ipnotica Bad Girls (chi avrebbe preferito trovare nella playlist Paper Planes, può ascoltarla qui).

 

La Purple Playlist è una compilation per ragazze a cui piace il rock'n'roll, quello urlato da Joan Jett & The Blackhearts, e quello riportato alla gloria dai gruppi garage e noise degli anni '90, con la voce sporca di Kim Gordon nei Sonic Youth o di Kim Deal nei Pixies. Circa due decenni dopo l'emergere dello spirito punk, di cui possiamo rintracciare le basi in Patti Smith, vanno menzionate le formazioni irresistibili al femminile che danno nuova vita al punk interpretandolo con la forza delle Hole in Violet, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui il punk diventa hit da radio nel 2014, con l'appeal violento di Brody Dalle nella sua Meet The Foetus/Oh The Joy.

 

Infine, la Purple Playlist è un omaggio al mondo femminile senza il quale l'universo Logilux non sarebbe folle, come Janis Joplin nella dolce ed empatica Maybe, e non sarebbe psichedelico, come Grace Slick dei Jefferson Airplane nella potentissima Aerie (Gang Of Eagles), non sarebbe soprendente come la voce in The Great Gig In The Sky dei Pink Floyd, e non sarebbe incantevole, come Nico dei Velvet Underground che qui non poteva che comparire con Femme Fatale.

 

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